Seggiolino “anti-abbandono” obbligatorio per legge cosa cambia e per chi?
Dal 1 luglio 2019i veicoli destinati al trasporto di persone o di merci (categorie M1, N1, N2 e N3) immatricolati in Italia, o all'estero e condotti da residenti in Italia, con a bordo bambini di età inferiore a quattro anni dovranno essere equipaggiati di un dispositivo elettronico che segnali la presenza del minore all'interno dell'automobile in caso di necessità.
E' stata pubblicata infatti nella Gazzetta Ufficiale 12.10.2018 n. 238 la Legge 1° ottobre 2018, n. 117 recante "Introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi".
In tal modo si intenderebbe porre rimedio agli allarmanti e ripetuti casi di “vuoto di memoria”, ovvero una patologia ben precisa che prende il nome di “amnesia dissociativa”, causata per lo più da stress che porta i genitori a dimenticarsi i propri figli all'interno delle vetture con esiti drammatici e talora fatali.
Rimane invariato l'obbligo previsto dall'articolo 172 del Codice della Strada, adesso parzialmente modificato nel contenuto, che impone l'obbligo di trasportare in auto i bambini fino a 150 centimetri di altezza con sistemi di ritenuta.
Nei confronti di coloro che non rispetteranno le previsioni di legge, vengono estese le sanzioni già previste dal Codice della Strada il mancato uso delle cinture di sicurezza e di sistemi di ritenuta dei bambini. La sanzione amministrativa prevista va da un minimo di € 81 ad € 326, con la decurtazione di 5 punti dalla patente, cui si aggiunge la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi in caso di duplice infrazione in un periodo di due anni.
Sarà un apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, a occuparsi di disciplinare le specifiche tecnico-costruttive e funzionali dei c.d. seggiolini antiabbandono.
In mancanza del decreto attuativo, quindi, non sappiamo se sarà obbligatorio acquistare i seggiolini dotati di dispositivi acustici che rivelino la presenza del bambino a bordo oppure se sarà sufficiente comprare dei dispositivi (da tempo in commercio) e montarli sul vecchio seggiolino, per evitare che la maggior parte delle famiglie debba sostituire il vecchio seggiolino.
Nel frattempo molti grandi marchi hanno pensato ad un seggiolino anti abbandono come soluzione a questo problema.
Ad esempio, una famosa casa produttrice di attrezzature per bambini dallo scorso maggio ha portato in commercio un seggiolino dotato di sensori integrati in grado di rilevare la presenza dei piccoli in auto e avvisare di questa situazione di pericolo. Il funzionamento è molto semplice: il seggiolino è dotato di un sensore che si collega via Bluetooth con il proprio smartphone. Questo è in grado di rilevare se il bambino è sul seggiolino e nel caso in cui il telefono (che dovrebbe essere in tasca al genitore) si allontani dall’automobile mentre il proprio figlio è ancora dentro al veicolo scatterà un doppio allarme: inizialmente viene avvisato il genitore con notifiche inviate sullo smartphone; successivamente, qualora il bambino non venga prelevato nonostante i numerosi avvisi, lo smartphone chiamerà i numeri di pronto intervento indicando, grazie ai dispositivi di geolocalizzazione, la posizione del mezzo.
Considerati i prezzi di tali dispositivi (dai 150 ai 500 Euro), il Governo ha già preannunciato che saranno previsti incentivi e agevolazioni fiscali per l’acquisto dei nuovi seggiolini come pure una campagna di informazione e sensibilizzazione a livello nazionale sul nuovo obbligo.