Minori vittime di cyberbullismo: l'ammonimento del questore (la prima tutela amministrativa - parte1)
Previsto dall’art. 7 Legge 71/2017, può essere emesso a condizione che:
1) non sia già stata proposta querela o denuncia per uno dei reati di diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali,
2) i fatti siano commessi mediante Internet;
3) gli autori siano minorenni di età tra i 14 e i 18 anni e vittime altri minori (anche infraquattordicenni);
4) vi sia una “richiesta” da parte della “persona offesa” (che abbia compiuto i 14 anni e non ancora i 18 o dei suoi genitori)
Il procedimento è il seguente: il questore convoca il minore, insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale e procede ad ammonire oralmente il minore, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge con specifiche prescrizioni che varieranno in base ai casi.
Gli effetti dell’ammonimento cessano con la maggiore età.
A cosa serve l’ammonimento del Questore?
Può evitare con tempestività che il contenuto diventi virale; evita il protrarsi della condotta persecutoria; sortisce l’effetto di far cessare episodi di cyberbullismo ancora embrionali o ai primi stadi.
Per esempio, quando un video o una foto è condivisa anche “soltanto” su WhatsApp e non già sui social media e sul web l'intervento con l'ammonimento del Questore può essere molto efficace.