Una giornata amaramente necessaria perché ancora tante, troppe donne, sono vittime di violenza fisica, psicologica ed economica.

Sono 104 le donne uccise dall'inizio dell'anno in Italia, fino al 20 novembre 2022, quasi 10 al mese. 88 i femminicidi avvenuti in ambito affettivo o familiare. Di questi, 52 hanno visto come carnefice il partner o l'ex. Questi i numeri del report diffuso dal Viminale.

Restituiscono un quadro drammatico anche i dati Istat: nel 2021 il 58,8% delle donne è stata vittima di un partner o ex partner (57,8% nel 2020 e 61,3% nel 2019). Quest'anno - aggiunge il report "Il pregiudizio e la violenza contro le donne" - dei 221 omicidi commessi nei primi nove mesi (lo stesso numero del 2021), 82 hanno avuto vittime femminili. Gli stessi contesti lavorativi non sono esenti da situazioni violente e da episodi di molestie e abusi nei confronti delle lavoratrici, specie di quelle particolarmente ricattabili: un fenomeno sommerso che l’Istat ha indagato nel 2018 evidenziando, al momento dell’indagine, che nel nostro Paese 1 milione e 400 mila donne avevano subito molestie fisiche e ricatti nell’arco della loro vita lavorativa.

La violenza, in tutte le sue forme, si radica e progredisce nella disuguaglianza e nella discriminazione. Niente e nessuno deve impedire alle donne di essere se stesse, libere dagli stereotipi e dai pregiudizi che si celano dietro l’ignoranza.

Una data è solo un simbolo, un’azione quotidiana è tutto!

 

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